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Il Foglio AI: un esperimento di giornalismo generato dall’intelligenza artificiale

Il settore dell’editoria sta esplorando nuove possibilità attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi redazionali. In Italia, Il Foglio ha avviato un progetto sperimentale con il lancio di Il Foglio AI, un supplemento realizzato interamente con testi generati da un sistema di intelligenza artificiale. Questo esperimento, della durata di un mese, ha lo scopo di testare l’applicazione dell’IA nella produzione giornalistica e di valutarne l’impatto sulla professione e sulla qualità dell’informazione.

Dal 18 marzo 2025, Il Foglio AI viene pubblicato dal martedì al venerdì, con un’edizione di quattro pagine contenente circa ventidue articoli e tre editoriali, disponibili sia in formato cartaceo che digitale. A differenza di altri approcci in cui l’IA assiste i giornalisti nella ricerca e nell’analisi dei dati, in questo caso i contenuti sono generati esclusivamente da un sistema di intelligenza artificiale.

I giornalisti della testata hanno il compito di formulare domande e fornire spunti, mentre l’IA si occupa della stesura di articoli, titoli, sommari e contenuti di varia natura. Questo metodo permette di valutare fino a che punto l’IA possa essere utilizzata nella creazione di contenuti giornalistici e quale possa essere il suo ruolo nel contesto redazionale.

Secondo il direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa, il progetto mira a esplorare l’impiego pratico dell’intelligenza artificiale nel giornalismo, trasformandola da concetto teorico a strumento operativo. L’obiettivo è comprendere in che misura l’IA possa contribuire alla produzione giornalistica, individuandone punti di forza e limiti.

Un altro aspetto di interesse riguarda il possibile impatto dell’IA sulla professione giornalistica. Con l’evoluzione delle tecnologie digitali, il settore sta attraversando cambiamenti significativi e questa iniziativa potrebbe offrire indicazioni sulle modalità di integrazione tra strumenti automatizzati e attività redazionali tradizionali.

Uno dei temi centrali dell’esperimento riguarda la qualità e l’affidabilità delle informazioni prodotte dall’IA. Sebbene i modelli di linguaggio avanzati siano in grado di generare testi coerenti e strutturati, esistono criticità legate alla verifica delle fonti, alla profondità dell’analisi e alla possibilità di errori o distorsioni nei contenuti.

L’iniziativa solleva anche interrogativi sul ruolo futuro dei giornalisti. Se l’IA può produrre autonomamente articoli su argomenti di attualità, potrebbe modificare il rapporto tra automazione e attività umana nel settore dell’informazione. Il progetto prevede una fase di valutazione finale per analizzare i risultati ottenuti e discutere il possibile utilizzo di strumenti IA nel giornalismo.

L’esperimento de Il Foglio ha suscitato interesse e dibattito tra gli operatori del settore. Alcuni vedono l’IA come una risorsa per ottimizzare il lavoro redazionale e ampliare la capacità di elaborazione di grandi quantità di dati, mentre altri evidenziano il rischio di una riduzione del controllo umano sui contenuti e delle opportunità professionali per i giornalisti.

Indipendentemente dalle opinioni contrastanti, il progetto rappresenta un’occasione per valutare l’effettiva applicabilità dell’intelligenza artificiale nel giornalismo e per comprendere come questa tecnologia possa essere integrata nei processi editoriali.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’ambito dell’informazione è un fenomeno in evoluzione. L’esperienza di Il Foglio AI offre uno spunto per esaminare il potenziale utilizzo dell’IA nella produzione giornalistica e le possibili implicazioni per il settore.

Al termine del mese di prova, la redazione valuterà i risultati e le prospettive future dell’iniziativa. L’esito dell’esperimento potrebbe fornire elementi utili per comprendere il ruolo dell’intelligenza artificiale nel giornalismo e il suo possibile impatto sul lavoro dei professionisti del settore.