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L’Europa prova a muovere i primi passi nell’intelligenza artificiale

In un panorama tecnologico in costante movimento, l’Europa prova a muovere i primi passi verso la definizione di una propria strategia per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Con il The AI Continent Action Plan, la Commissione Europea introduce un quadro operativo orientato a creare le condizioni preliminari per una crescita graduale e strutturata. Il documento si propone di delineare un percorso articolato, che tiene conto delle dimensioni culturali, economiche e scientifiche, nell’intento di costruire una posizione europea riconoscibile e concreta in questo ambito in evoluzione.

La finalità generale è predisporre un ambiente che favorisca lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, dove ricerca, infrastrutture e formazione possano procedere in modo coordinato. Si punta a rafforzare la capacità europea di elaborare modelli, sviluppare infrastrutture dedicate, formare professionalità adeguate e garantire la disponibilità di dati affidabili. L’approccio rimane attento a mantenere un equilibrio tra competitività globale e attenzione alle specificità culturali e ai diritti fondamentali.

Una rete in costruzione: ricerca e capacità computazionale

Il rafforzamento delle infrastrutture rappresenta uno dei passaggi iniziali del piano. La costituzione delle AI Factories avvia la creazione di centri distribuiti su scala europea, pensati per promuovere la collaborazione tra università, startup, imprese e istituzioni pubbliche. Questi centri sono concepiti come spazi di supporto alla progettazione e alla sperimentazione di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.

A complemento di questa iniziativa, il piano include lo sviluppo delle AI Gigafactories, poli dedicati all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale di livello avanzato. La piena realizzazione di queste strutture richiederà investimenti rilevanti e una pianificazione di lungo termine, ma viene considerata una tappa necessaria per accrescere la capacità tecnologica autonoma dell’Europa.

Parallelamente, si intende incrementare la capacità dei data center europei nel corso dei prossimi anni. Il Cloud and AI Development Act mira a semplificare le autorizzazioni per nuove infrastrutture e a promuovere l’adozione di soluzioni che coniughino prestazioni elevate ed efficienza energetica.

Dati di qualità per uno sviluppo affidabile

La disponibilità di dati affidabili è riconosciuta come elemento essenziale per il funzionamento efficace dei sistemi di intelligenza artificiale. La Data Union Strategy, attesa entro il 2025, ha l’obiettivo di creare un ecosistema di dati coordinato e interoperabile, superando la frammentazione attualmente esistente.

I Data Labs, integrati nelle AI Factories, si propongono di gestire e valorizzare i dati disponibili, a supporto di progetti in ambiti strategici come la sanità, l’energia e la mobilità.

L’Alliance for Language Technologies contribuirà a questa impostazione, promuovendo la creazione di risorse linguistiche condivise per sostenere la diversità culturale e migliorare l’accessibilità delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

Verso un’adozione graduale nei settori produttivi e pubblici

Il piano riconosce che l’adozione dell’intelligenza artificiale nei settori produttivi e pubblici è ancora in una fase preliminare. La futura Apply AI Strategy intende sostenere le imprese europee, con particolare attenzione alle piccole e medie, per facilitarne l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi operativi.

Sono stati individuati ambiti di intervento prioritari come aerospazio, manifattura, sanità, agroalimentare e giustizia, nei quali si lavorerà allo sviluppo di applicazioni specifiche e pragmaticamente utili.

La rete dei Digital Innovation Hubs avrà il compito di accompagnare le imprese lungo questo percorso, offrendo orientamento e accesso alle risorse necessarie per avviare i primi progetti.

Competenze e formazione specializzata

Il rafforzamento delle competenze è indicato come leva essenziale per sostenere l’evoluzione del settore. L’istituzione dell’AI Skills Academy è destinata a formare figure professionali preparate ad affrontare contesti ad alta specializzazione.

L’Academy prevede un’offerta formativa articolata tra corsi accademici e percorsi pratici, con programmi dedicati al reinserimento lavorativo e alla valorizzazione delle competenze femminili. È prevista inoltre la creazione di un EU Talent Pool e l’adozione di procedure semplificate per attrarre talenti dall’estero.

Un quadro normativo a supporto dello sviluppo

Il Regolamento sull’intelligenza artificiale, già approvato, costituisce il riferimento normativo principale. La piena applicazione è prevista entro il 2027, mentre nel frattempo saranno attivati strumenti di assistenza come l’AI Act Service Desk, con l’obiettivo di supportare le imprese nel percorso di adeguamento.

L’approccio si propone di mantenere un equilibrio tra chiarezza delle regole e sostegno concreto allo sviluppo, in particolare per le realtà di minori dimensioni.

Collaborazione come presupposto di sviluppo

Il piano sottolinea la necessità di una collaborazione ampia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Sarà essenziale il contributo coordinato di istituzioni europee, governi nazionali, imprese, centri di ricerca e sviluppatori.

Si apre così una fase di costruzione, che richiederà un impegno costante, verifiche puntuali e la capacità di adattare le strategie in base ai risultati effettivamente raggiunti. L’Europa prova ad avviare un percorso di lavoro che, nel tempo, potrà rafforzare la propria capacità di crescita nel campo dell’intelligenza artificiale.